14.6.10

18 USCITA Passo Manghen: hic sunt leones et coiones!!!!







Martedi 2 giugno 2010
dopo il giro tocca a noi scendere in campo. Per il greg è la prova di verità sul suo stato di salute come euomo e come ciclista, per me dev'essere il riscatto dalla magra figura sul Grappa, per il guru la conferma di un 2010 in crescita!
Furgonati arriviamo verso 12 a Levico e alla stazione parcheggiamo per dirigersi verso il carttersitico centro dove ci facciamo un panino allo speak con coca caffè cioccolata...
Ci dirigiamo verso Borgo Valsugana in un saliscendi di colline finchè giungiamo a Borgo che ci accoglie con il suo mercato del sabato.
A fatica troviamo la strada per il Manghen e si comincia a salire.
Abbiam un'iddea bonaria del manghen vista dalle cartine diwww.salite.ch ma solo il guru lo conosce perchè lo scorso anno in solitaria a maggio quando il passo era ancora chiuso è salito a festeggiarsi!
Dopo Telve è chiaro che la salita non è così dolce e ognuno sale con il prorprio passo: il greg vola, il guru tiene ed io crollo dopo aver raggiunto i 1500 metri di altezza.
La strada è bella, poche auto, qualche moto e i ciclisti sono quelli che scendono.
La salita è tosta e non molla. La vista sulla valsugana è meravigliosa ma poi scompare man mano che ci si addentra e il bosco ti accoglie nelle sue spire come un anaconda che ti stringe tra le sue spire fatte di tornanti, pochi, e di rampe severe, molte.
Bevo come un cammello e mi fermo su un ponte per rifornirmi al ruscello di acqua fresca che disseta ma non dà forza. So che i miei compagni sono arrivati al rifugio e mi stanno aspettando e non posso fermarmi! decido di salire a piedi con la bici per mano: sono avvilito ma anche sereno perchè non devo dimostrare niente a nessuno e posso comunque dire che sono arrivato con le mie gambe! Sono tentato di chiedere ai motociclisti di darmi un passaggio ma mi convincoche sono tutti crucchi e così cammino cammino cammino accompagnato da una temperatura sempre più fredda. Il cellulare non prende e non ho alternative: o aspetto la discesa degli altri o salgo.
Alla fine arrivo ai 2047 metri del passo manghen dopo esser salito in bici nell'utltimo tratto e aver resistito alle folate di vento che urlano forte. Arrivo al rifugio e vedo le bici dei colleghi che sono dentro a gozzovigliare. sono distrutto ma contento perchè ora potrò mangiare anch'io qualcosa di sostanzioso: sono l e 16 e ho bruciato tutto da un pezzo.
Da mangiare p rimasto solo un piatto di gulasch molto sostanzioso e lo pappo in men che non si dica con varie fette di pane nero (lo avrei mangiato anche se era arancione). Dopo un po' ritrovo il buon umore e siamo tutti pronti per il ritorno: non ci dimenticheremo del manghen: il greg è risorto, io rimorto e il guru è semprre il guru: no ghe banane!
La discesa è bellissima: lunga e veloce ed io sento che almeno in discesa sono competitivo, o meglio mi diverto proprio. Arriviamo veloci a Borgo dopo una fermata tecnica di pietose telefonate in famiglia dove ognuno sente le proprie.
Da Borgo a leviso torniamo per la pista ciclabile che corre nella valle fino a Trento.
Gran bel giro. impegnativo. io lo rifarò con la MTB, non vedo alternative visto il peso e l'età che disavanza!
Son contento per il greg che temeva di compromettere il suo ritorno allo Stelvio e quella di oggi è proprio un bel pre-stelvio.
Alla prossima. Viva la festa della repubblica...che ci permette di andare in bici di martedi!

1 commento:

  1. Ebbene, anch'io sono sceso dalla bici la sett scorsa in una delle micidiali rampe della stradina che da sega di Ala porta al col di pealda...che fadiga! non c'era anima viva, io mio fratello un amico e 120 vacche...

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