22.6.13

Monte Grappa, edizione inedita. salite col botto, rischio botte e finale col botto!

sabato 15 giugno 2013

km 48
dislivello 1749
tempo in sella 3h 16'
tempo in auto 3 h

ciclo_attori: SSP, Fax; Greg, Gbx

Crespano del Grappa, salita via fietta, salto della capra, stradada Semonzo, cima Grappa.
diccesa via Semonzo, sant'eulalia, Crespano.





sembra ieri quando con i primo vero caldo partiamo all'alba per fronteggiare il massiccio del grappa.
sembra ieri quando la mia bici e quella del Greg erano diverse da quello che sono ora dopo un asettimana e la cura SSP. sembra ieri quando SSP guadagnava la vetta del Grappa prima delGreg ...con la sua bici che da poche ore mani furtuve hanno sottratto al povero SSP dal cuore della sua dimora veronese e dal suo cuore id ciclista.

Ma andiamo con ordine. Partenza all'alba e la prima scelta da fare è tra il furgone e l'auto mono di SSP con portabici dietro: una sicurezza! non ci sono dubbi ma il Greg pensa bene di riporre la sua dama bianca (la bici di prim scelta) e prendere la sua freccia nera più adatta al vento dell'autopstrada e ai "colpi di SSP". quando si dice presentimento.

Durante il viaggio il FAx con il suo tablet legge la precedente puntata del blog e poi una bella recenzione sulla salita del grappa da Possagno. Il fax aveva proposta di partire dal Seren delGrappa ma er troppo lontano per i nostri temoi e quindi abbiamo ripiegato sul una salita comunque diversa dalla solita di Semonzo e altrettanto,  se non di più, impegnativa!


Dopo la rassegn in line dei quotidiani e info sul traffico intestinale dei ciclo_attori arriviamo davanti al chiesone di Crespano del Grappa e subito inforchiamo l'entrata imponente del caffè Canova.



All'ingresso si rimane di stucco nel vedere e capire che il banco è a 360 gradi con la barista al centro che cerca di servire la cerchia di avventori. il caffè paste e varie aiuta a scaricare le ultime zavorre prima di salire leggeri verso la meta di giornata. All'uscita vediamo una bici appoggiata che ci incuriosisce: è un msto tra la bici da strada e la MTB nel senso che ha delle ruote da fuorisctrada, una tripla davanti e dietro fino al 36 circa. Il teleaio è rinforzata ma molto leggero. dopo tanta curiosità appare un "ragazzone cinquantino" sui 90 kg per 192 di altezza che ci descrive la sua filosofia cicistica e la famigliarità con questi monti. dopo i saluti ci mettiamo anche noi in sella perchè sono ormai le 9.30 e la strada non è conosciuta ma da tutti temuta.
felici e leggeri dopo il passaggio al Caffè Canova


ed ecco cosa ci aspetta: come tutte le salite vederle al video sono sempre diverse da come le vedisotto i tuoi piedi e davanti ai tuoi occhi. anche un asalita che può sembra dolce ma con un fondo brutto può essere molto diversa da come sembrava.

 


poco dopo il centrodi Crespano giriamo a sx per via madonna della salute direzione Fietta e speriamo sia la strada giusta.SSP è frizzante e cerca di disturbare il Greg che non ama interferenze nella salita: è come disturbare un monaco durante la preghiera. La situazione quasi degenera finchè il Greg manda segnali peruviani a SSP che capisce e sospende la guerriglia.





intanto GBX si ferma per cercare di sistemate il computerino ma senza successo. viene immortalato in un momento che non è quello che sembra. L'esperienza comunque di viaggiare senza sapere i km trascorsi e la velocità e tutto il resto mi accomuna ai miei primi tempi selvaggi  e mi fa sentire più solo ma anche più libero: quando arrivo arrivo, sarà quel che sarà, navighiamo a vista.

pc ko


La salita è una signora salita ma in compenso è quasi tutta all'ombra e non passano auto. io salgo del mio passo e già metto in conto di fare i due ultimi km a piedi viste le premesse.

non sono molti i ciclisti che salgono questo versante e qui pochi sono magari più vecchi di me e mi sorpasso pure: qualcuno èsponsorizzato INPS!

la salita morde e anche SSP ricorre al zig zag per addomesticare la salita che in alcuni tratti raggiunge il 20% e te lo scrivono pure

altro che l'iva al 22...
finalmente
anche i grandi soffrono
SSP e la Capra
eccola



e arrivano anche i vecchi allo scolinamento. devo dire a onor del vero che qualche passo a piedi l'ho fatto ma molto meno di quelli che avevo previsto: il 34/32 aiuta oltre ai mantra e alla consizione mentale acuisita alla scuola del Guru fax: si sale con le testa/ addormenta la pedalata/ il limite è il tuo maestro...

Non sono l'unico che mette giù il piedi, vedo anche ciclistipiù giovani e con bici più leggerema con queste salite conta la condizione e la motivazione. io sono aiutato anche da 1/2 kg di sangue nuovo che mi ritrovo dopo la donazionedi qualche giorno fa e mi faccio il film che sia un aiuto in più (nulla da spsrtire però con Moser e ciclisti recenti con l'emotrasfusione) http://www.corriere.it/sport/13_giugno_22/ciclismo-ullrich-ammette-trasfusioni-fuentes-non-doping-armstrong_5a82ec10-db1b-11e2-99af-699e293a37b1.shtml

Da qui si può dire che il più è fatto perchè siamo circa a 1400 ma si sa che mancano una decina di chilometri alcuni didiscesa e poi ancora salita.
Passiamo tra valli sempre meno boschive per l'altitudine ma inedite ai nostri occhi abituati alla solita via di Semonzo via Campo Croce e alla discesa verso Romano.
Incrociamo due enormi camion che trasportano animali per l'alpeggio e ci rendiamo conto ch ela stagione è un mesein ritardo. la bravura di questi autisti su stradine così strette e ripidi ci lascia ammirati.

In una galleria incrociamo il ragazzotto che ha fatto un giro diverso dal nostro e che ora sta scendendo, gli chiediamo una mail a cui mandare il nostro ciclopost.
il fax è un foto poeta

La strada è un saliscendi finchè non si innesta su quella che viene da Semonzo e allora si riprende a faticare e astringere i denti: ridendo e e scherzando sono sempre più di 20 km di salita e 1700 di ascesa.
C'è foschia e il panorama non è limpido come latre volte ma di dà il senso di essere in alto e la gioia di esserci arrivato senza spendere un litro di benzina. Va giù invece l'acqua e il potassio e le bustine di miele rigoni: non so se danno forza ma mi son fatto l'idea che siano migliori di altri prodotti che mi fanno sentire un po' dopato. quando lungo la salita vede molte confezioni di enervit e altri prodotti energetici mi chiedo cosa ci vengono a fare in montagna certe persone che ma gari hanno la casa da terzo millennio ma gettano carte, confezioni e camere d'aria lungo la strada.

continua