30.1.11

2a uscita: Il giorno delle Mamme!

Sabato 22 gennaio 2011



Casa gbx, Castagnè, san Vincenzo, Tregnago, Badia, San Vincenzo, Mezzane, San Briccio, S.M.B.A, casa gbx: km 60
dislivello 800 m
velocità max 68

Se l'anno scorso il giro da Adriana's è stato il primo, quest'anno è la settimana dopo. Il tempo non me lo ricordo bene, ma non c'era nebbia, non pioveva, nè c'era il sole: uno schifo! 
Ma la meta era chiara: festeggiare e valorizzare le competenze gastronomiche di nonna Adriana, che da alcuni giorni è stata avvisata dell'arrivo dei barbari, anzi di 3 barbari! Senonchè il guru è sempre nel server e non si decide ad uscire..ma Adriana ha preparato per tre...io tengo acceso il cellu per ricevere info dal guru che potrebbe materializzarsi da un momento all'altro.

L'idea è di andare a San Bortolo e poi tornare da Sprea o Collina ma bisogna guardare l'ora perchè alle 13 Adriana butta la pasta e non ci sono santi: dobbiamo essere lì!
Saliamo Pian di Castagnè e Castagnè come una strada di casa. Al bivio per Moruri scendiamo giù verso Mezzane di sotto e poi su verso Mezzane di sopra fino a scollinare a san Vincenzo e di nuovo giù verso Tregnago. Una strada che conosciamo a memoria, ma che sempre ci impegna. Sulla strada per Badia sento squillare il cellu e subito penso al guru, che forse è riuscito a liberarsi, ma dopo pochi istanti realizzo che è la badante di mia mamma (nonna quasi novantenne), che mi chiede come mai non sono ancora arrivato e sono già le ore 12!!!  Cado dalle nuvole e dopo alcuni giri di telefonate realizzo che oggi è proprio il mio turno: mi ero convinto fosse la settimana prosssima! Dramma umano e sportivo all'ombra del campanile di Tregnago! Chiedo alla badante -manco a dirlo, moldava- di fermarsi un po' con la certezza che io sarei arrivato nel pomeriggio...

Ora il programma si riduce per forza, ma non si può certo lasciare il greg davanti ad una tavola imbandita per tre banditi, che poi sono diventati due. In men che non si dica cavallo pazzo corre verso la sua mammina ed io faccio il "ciucciaruota" sulla direttissima Tregnago - Badia. Quando ci apre la porta la signora Adriana non crede ai suoi occhi vedendoci arrivare mezz'ora prima dell'una e le spieghiamo che tutto dipende dall'altra "ragazza" a 100 km di distanza!  
Questa volta c'è anche l'antipasto di scampi: una delizia. Piatto forte le lasagnette fatte a mano con ragù del macellaio...e avanti così fino al dolce e caffè. Alla fine abbiamo spazzolato tutto, ed era molto, che era stato preparato ed ora il problema è quello di rimontare in sella dopo due ore di pranzo quasi natalizio (perchè dico quasi, se non mancava proprio niente e fuori l'aria era da neve?).



Dopo la foto e i dovuti ringraziamenti si scende, con GBX scatenato che fino a Tregnago tiene un'andatura over 40 e il Greg soffre...fino alla salita verso san Vincenzo che decido di prendere nonostante il lauto pranzo: qui digeriamo antipasto e primo. Salendo si gode la vista suli vigneti, che anche d'inverno decorano le  colline e più in giù si vedono i resti del castello di Illasi e poi il campanile di Colognola ai Colli.  Dopo Mezzane di Sopra lancio in discesa la mia mitica freccia blu ai 68 km/h e distacco l'uomo del monte che mi raggiunge a Mezzane di sotto.

E per finire, essendo l'anello debole ma indomito, scelgo di salire a san Briccio: della serie facciamoci del male o non rinunciamo a nulla pur di far tardi. La salita denominata del marchigiano è sempre hard nell'ultimo chilometro ma aiuta a digerire il secondoe poi spediti passiamo davanti a Emmaus dove resiste la scritta: "BERLUSCONI , PIU' ALTO CHE ONESTO! E così col sorriso sulle labbra e solo il dolce da digerire (per mancanza di salite) arriviamo fino a casa. Qualcuno poi farà 100 km per compiere il proprio dover filiale e il badante del fine settimana di mamma Odilla.
 
Alla prossima GBX

29.1.11

1a uscita: Buona la Prima!

Sabato, 15 gennaio 2011

Casa Gbx, Moruri, San rocco, Velo, San mauro di Saline, Sam Rocco, casa gbx: Km 62
dislivello 1250 m
velocità max 71 km/h

Dopo le imprese del Guru (2 - 6 - 9 gennaio) ora tocca a noi scendere in campo anzi salire in montagna!
Il Guru è tornato nel server e chissà quando potra uscirne.
In pianura il cielo è uggioso e la temperatura bassina ma non sotto zero come giorni addietro.

Non partiamo presto perchè il nostro obiettivo è pranzare a Velo dal  grande Jhon Calt, chef del ristorante 13 Comuni in piazza. 
Dopo un chilometro dobbiamo tornare indietro perchè il Greg ha dimenticato il vil denaro e si sa che a Velo non si fa credito neanche ai vicini di casa per cui si torna indietro alla casa più vicina e poi si riparte.
Saliamo da Montorio via Castagne e salendo ci disintossichiamo progressivamente delle tossine della settimana.    Abbiamo raccolto informazioni meteo positive e ci aspetta la piacevole esperienza dell'  INVERSIONE TERMICA per cui in montagna dovrebbe essere pù caldo che in pianura: vedremo. In via montorio il termometro segna + 3.
Dopo avere attraversato le megalopoli  di pian di Castagnè e Castagnè all'imbocco della strada per Moruri ci attende un bellissimo sole e scopriamo che nella valle sottostante di Mezzane non c'è la nebbia come nel versante di Montorio. Ci avviamo verso le terribili balze di Moruri entrando, nelle discese, e uscendo, nelle salite dalla nebbia che in modo disomogeneo abbraccia le colline.


Sbucati sulla strada provinciale per Velo, dove eravamo arrivati il 28 dicembre, saliamo verso San Rocco sotto un sole quasi primaverile: qui il rituale breack fotografico con San Rocco ai suoi caduti. Il termometro segna + 15: incredibile.


Da qui arrivare poi a Velo è abbastanza agevole a parte una leggera crisi dopo san Vitale finita la salita dura.
A Velo non ci attacchiamo alla fontana sotto il municipio come facciamo d'estate ma ci crogioliamo al sole seduti sulle panche di legno del Bar Anderloni.   
L'orologio del campanile batte un botto e noi ci avviamo festosi verso Risto 13 dove ci accoglie il tepore dell'enorme stufa di maiolica al centro della sala. La parona Elisa ci fa accomodare e inizia la festa  di cui però non abbiamo memeoria fotografica ma sian convinti che: se e in Lessinia vuoi ben mangiare il ristorante 13 comuni non puoi tralasciare!.
Alla fine abbiamo recuperato il peso perso in salita e fotografo il Greg con il mitico Jhon Calt, cuoco e ciclista che per fare la foto oscura le finestrone della sala da cui si può ammirare in tutto il suo splendore e biancore invernale il nostro Monte Baldo.

Dopo il caffè e i saluti si risale in sella e scendiamo verso San Mauro ma prima di Via Verde ci fermiamo ad ammirare un croce stilizzata inficata su una pietra rossa della lessinia. Dalla parte della strada c'è una scritta ma è poco leggibile, peccato, basterebbe poco per valorizzarla.




Poi nella discesona prima di un grosso ristorante sulla destra io mi lancio e raggiungo i 71 orari senza soffrire il freddo perchè quello ci aspetta più giù quando entreremo nel mare di nebbia che si ammira da quassù.

Dopo San Mauro ci fermiamo per le ultime foto ma soprattutto perchè non abbiamo nessuna voglia di entrare nella nebbia che ci attende minacciosa e crudele. Oggi pomerigio la nebbia ha avvolto anceh san Rocco ed è così densa che gli occhiali avrebbero bidsogno di un tergicristallo. Così si scende con il freddo umido  nelle ossa e gli occhi sopra le lenti fino a circa 200 metri di altezza quando si esce dal muro di nebbia e si ritorna nel tempo uggioso che abbiamo lasciato questa mattina.

E' stata la prima uscita dell'anno e siamo saliti over  1000: non male come inizio...alla prossima. GBX

19.1.11

OMAGGIO AL GURU 2: Musseu dove seu!

 Anno  Faxini 2011 
fax mascherato



 
 Non ci sono parole per un uomo che sembra schiavo del lavoro e fedele alla moglie e alla famiglia ma in realtà se il 2 gennaio fa quello che fa e va dove va e il 6 replica vuol dire che è un uomo LIBERO...anzi un uomo liberato:  tutto l'anno. Insomma un guru!

Vedere  per credere:

2 GENNAIO: Hic sun coiones!


6 GENNAIO: ogni lasciata è persa!
 
 
Musseu: marameu!!! (con simpatia)

GBX
 
















































8.1.11

41 USCITA: Brrrrrrrrrrrr e addio 2010!

Consiglio: fai partire il video (VIENI VIA CON ME di Paolo Conte) , accendi le casse e leggiti il post.




Martedi 28 dicembre 2010

Per digerire il pasticcio di Natale ma soprattutto stanchi di giorni di pioggia decidiamo, io e il Greg, di fare l'ultima sgambatina del 2010. Il tempo tiene ma fa un freddo cane e si decide di partire alle 10 che poi diventano le 10.30 per il ritardo del Greg  e infine le 11.30 per i primi  sintomi di Alzhaimer  per cui chiudo il portoncino del deposito bici di tutto il condominio  con le chiavi all'interno....In attesa del fabbro magico che mi risolverà nel pomeriggio il problema senza sfondare tutto decidiamo di andare in salita sperando di trovare le strade pulite.

Sulla strada per Montorio il termometro segna + 1 e già mi chiedo se son furbo ma ormai sono in ballo e per scaldarmi pedalo più forte. Dopo i primi tornanti per Pian di Castagnè c'è ghiaccio e giriamo la bici tornando sulla strada principale per Velo con l'idea di non arrivarci (lo abbiamo fatto proprio il 28 dicembre del 2009 e ci siamo pentiti dopo la congelata presa in discesa) ma di fare un po' di salita seria dopo la quasi pianura degli ultimi giri.


Il Greg parte come una fionda e io rimango indietro con i miei pensieri e i ricordi di un anno vissuto ciclisticamente alla grande con fortune alterne e fatiche continue, soddisfazioni e amicizie assicurate.
E' un anno di blog e vediamo se con l'anno nuovo la voglia di pedalare e far tardi a tornare a casa (per non intralciare i lavori) si accompagna al piacere di scrivere, postare foto e trasformare nel racconto  un brocco ciclista in un agile atleta. Io spero di si perché non si tratta solo di me ma di tante persone che via via, di uscita in uscita incrociamo, di paesaggi che non ci stanchiamo di vedere, di ristori salvavita (trattorie e affini) che stiamo catalogando soprattutto in Lessinia. (prossima pubblicazione per i tipi delle edizioni due ruote e due piatti)

Mentre salgo verso Cancello vestito da marziano penso alla prima uscita dell'anno quando siamo stati dall'Adriana's e nel blog poi avevo scritto che sarebbe stato un 2010 alla grandissima! Ora ripensando all'anno posso dire che è stato proprio un anno ricco di colpi di scena e non solo di chilometri   e dislivelli, seppur significativi. Quasi ogni uscita è stata un evento, sia per la compagnia, per le strade fatte, per i piatti assaggiati...

Quest'anno sono uscito con il Greg, alias cavallo pazzo, alias maurox; con il Guru del ciclismo alias giofax,; con il grande e alto Magister, ora convertito al podismo estremo; con il marchigiano che a cui abbiamo intitolato la salita di san Briccio, con SSP (sei sul podio) che ha abbattuto il Guru ed ha guadagnato un alias SPT (sei per terra). Una volta, per un breve tratto abbiamo pedalato con il plurivincitore del TPF David Fax. Sono uscito anche 3 volte con la squadra Valdo Battaglin ed era la prima volta che uscivo con un gruppo: il Greg si è pure iscritto.

Abbiamo incontrato cani, galline, cavalli, maiali, vacche, scoiattoli e cornacchie; abbiamo pedalato, oltre a Verona, nelle province di Trento, Vicenza, Brescia.
Il Greg e il Guru anche in quella di Bolzano in occasione del trofeo Piero  Fazzini che dopo 3 anni ha registrato la mia assenza ma anche il successo del Greg che dal terzo posto del podio del 2009 è passato al secondo sempre dietro alla bestia nera del David Fax!!

Due volte nella polvere e una volta sull'altar, parafrasando il Manzoni nel suo 5 maggio: il 22 maggio sul Gtrappa, il giorno del giro mi sono fermato a Campo Croce e poi il successivo 2 giugno nella salita del Manghen mi sono fatto gli altimi chilometri a piedi.  Il grappa via Semonzo è stato rsicattato già il 3 luglio mentre per il Manghen la rivincita è programmata nel 2011.

Un bel giorno di festa è stato il 12 giugno quando in occasione del mio 50 genealitico sono stato scortato fino a San Giorgio dal Greg e dal Fax  ed è stata la rinascita umana e sposrtiva dopo i due KO consecutivi del Grappa e del Manghen.

Un'altra rinascita è stata quella del Greg che dopo esser stato steso dal  mal di schiena per due mesi con il timore di dire addio alla sua freccia nera è rinato sul Manghen  e poi si è regalato una splendida dama bianca a due ruote in carbonio (con la scusa del mal de schena).

Un passaggio horror che è rimasto nella memoria è stato il giro del lago quando abbiamo attraversato le gallerie buie del versante bresciano: ho già comperato le luci per l'hanno prossimo.

Una scoperta recente è stata la strada fino alla sbarra del rifugio Revolto: fatta tante volte in auto ma mai in bici se non fino a Giazza.  Piacevole novità la strada asfaltata che da Fosse porta in trentino a Sega di Ala.
Una volta pensavo di aver fatto tutte le strade di montagna della provincia ma ormai sono convinto che farle tutte sia quasi impossibile se non inutile: è bello scoprirle così un po' alla volta magari per caso.

E così pian piano smoccolando per il freddo e la salita che non è mai banale mi ritrovo a Cancello con il campanile alla mia sinistra e sullo sfondo il Baldo bello bianco come un pandoro. Il Greg sta scendendo e mi dice che è arrivato alla fine della salita (prima della strada per Moruri) e va giù piano piano. Io allora mi giro per seguirlo ma poi mi rigiro perchè anch'io voglio arrivare lì e voglio fare delle foto dalla posizione BC (Baldo e  Carega). Quando arrivo sul colmo della salita son contento perchè penso sia già abbastanza e forse troppo arrivare a 500 m il 28 dicembre. Non passa nesuno e ammiro i due monti simbolo della veronesità finchè passa un camoin carico di maiali e la scia odorifera mi sveglia fuori e mi riporta sulla terra: occorre scendere e arrivare in tempo per il fabbro!

La discesa manco a dirlo è abbastanza tragica e mi conferma della bonta della scelta di non esser saliti a Velo come ci sarebbe piaciuto. Alcuni tratti di strada hanno il ghiaccio e quando si passa sopra si è come sospesi in attesa speranzosa che non capiti nulla ...

Scendo piano e penso che il ciclismo di montagna non è uno sport invernale ma non è la prima volta che ragiono  bene ma poi razzolo male. Il freddo non mi impedisce di pensare che nel 2011 torneremo sul Grappa, sul manghen, faremo un giro del lago, esploreremo meglio le colline dell'ESt ma andremo anche nel vicentino e forse nel trentino a scorpire montagne e salite nuove. Il Guru ci condurrà ai mitici Gavia e Mortirolo che lui già conosce e forse il Guru e il Greg andranno sullo Zoncolan quando passa il Giro a saggiare la salita over 20%:  IO NO!

Tanti progetti: di certo per tutti il TPF 2011, famiglie, esami permettendo, forse qualche Gran Fondo giusto per dire c'ero anch'io e farci la foto assieme all'arrivo!
I propositi sono buoni e intanto arriviamo pieni di freddo in via Montorio dove  il termomtro è sempre a +1 ma una volta a casa  una giovin fanciulla ci fa trovare pronto  un primo piatto  di pasta che divoriamo dopo  esserci scaldati i piedi sul termosifone caldo e sono così pronto per assistere il fabbro che aprirà senza scasso il portoncino dove riposa dal 28 dicembre la mia freccia blu.

GBX