9.12.10

39 USCITA: Vai coi Valdo (ultimo).





sabato 20 novembre 2010
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km 71

Dopo una vita (dal 6 novembre) che non vado in bici e dopo un'altra vita che non scrivo (dal 12 novembre) rieccomi sulla strada ed ora alla penna!

E' successo di tutto in questo periodo, la cosa peggiore è stato lo strike di 7 ciclisti da parte di un autista alterato: un numero così alto di morti è una notizia di guerra e se pensiamo che in un anno in Italia sono 300 le vittime tra i ciclisti c'è da pensare sul fatto che il ciclismo è senz'altro più mortifero del pugilato o di qualsiasi altro sport: siamo a rischio. Inveccchiare è un'impresa!

Di bello c'è stato un doppio battesimo di due figlie di nipoti e alla festa ho incontrato il grande Roberto Banzato autore di molte altimetrie caricate sul sito www.salite.ch A dire il vero gli ho contestato alcune salite come quella di Castecerino dalla parte di Montecchia dove minaccia salite al 15% ma che trovandomi in bici non ho proprio avuto la percezione di queste terribili pendenze: forse ero troppo in forma!

Ciance a parte, la settimana precedente sabato 13, mentre io venivo trascinato per grandi magazzini dove c'è di tutto e magari non comperi nulla, il Greg ha fatto il suo esordio in squadra con gruppo Valdo (www,teambattaglin.it) e si è comportato come suo solito: ultimo in pianura due tre metri dietro al gruppo e poi quando comincia la salita risale il gruppo fino ad essere un uomo solo al comando....Si è lamentato che fanno poca salita e tanta pianura a velocità che non sono le nostre ma credo che gli abbia fatto bene iscriversi ad una squadra dove può essere valorizzato come grimper anche se dovrà saltare il mitico dopo corsa ...che non è da tutti!

Questo sabato l'appuntamento è alla croce bianca dove arriviamo pocoprima delle 9 in ordine sparso, per noi è un orario assurdo ma tutto dipende dalle priorità e quella dei valdesi è correre per allenarsi mentre noi corriamo per arrivare da qualche parte e ..degustare...

Il tempo è di M ma ormai non è una novità in questo autunno che sembra smentire il detto che non ci sono più le mezze stagioni: speriam0 non piova!

I valdesi arrivano un po' alla volta in auto e montano le loro belle bici "carbonizzate": non c'è SSP nè il Fax che speriamo si aggiunga a Bussolengo.
Io sono l'unico cane sciolto e parto in testa mentre soper certo che il Greg sarà ultimo. A Bussolengo il Fax non si vede e si tira driti per Lazize, dopo la Flover mi distaccano ma mi aspettano a Pastrengo: sono bravi ragazzi che aspettano gli anziani e ciccioni del gruppo!
Hanno un'andatura over 30 e lasciano indietro altre squadre di attempati signori come La Veloce di Verona.

Quando io e il greg siamo ultimi ci guardiamo in faccia e notiamo che i valdesi fanno mille gesti per segnalare a chi è dietro che c'è un ostacolo, che si gira, che c'è un pericolo: per chi viaggia in gruppo è senz'altro importante e utile ma non siamo abituati e la cosa ci diverte un po'.
Dopo Bardolino (ciao Cate) saliamo verso Albarè lungo la salita che apprendo chiamarsi del Pigno. Io ero un po' indietro e con la salita ci rimango ancor di più ma non mi faccio problemi. Ogni tanto cade un po' di pioggia ma niente di pesante e anche se c'è freddo mi godo il paesaggio del lago e delle colline circostanti che conserva un fascino unico. Mi sorpassano alcuni ciclisti e anche delle donne ma ormai sono un ciclista zen!

All'incrocio di Albarè c'è un nugolo di ciclisti che mangiano parlano e invadono la strada, tra loro anche i miei valdesi che qui sono ragginti da una valdese che prima non c'era. Mi avvicino al Greg per capire com'è andata la piccola salita del Pigno e mi conferma che non c'è storia: è più forte di lui, la salita come riscatto di una vita, o semplicemente di una settimana lavorativa vissuta come un arco che si tende e il sabato lascia scoccare la freccia Maurox fino al punto più alto.

Dopo la meritata pausa si riparte a tutta verso Affi e poi giù in picchiata a Domegliara per arrivare San Pitra Incariano per un pit stop al caffè offerto dall'autoctono Giovanni: qui ne approfitto per strappare una foto di gruppo dove si capisce che il più vecchio è quello in giallo.
Al bar il Greg è sotto interrogatorio sul suo peso e l'altezza da chi di strada ne fa tanta in un anno ma che in salita fa più fatica.

Si risale in sella e velocissimi siarriva a Parona, io riesco a stare in gruppo e a non farmi staccare cosicchè arrivo tra i primi ai piedi delle toricelle per affronatrle dal lato cosidetto dei mondiuali: via Marsala e giro verso madonna di luordes e forte san mattia. Anche qui rimango un po' indietro ma mi godo la città che pedalata dopo pedalata scende ai miei piedi. Sulla strada incrocio don Luciano, già cappellano del carcere di Verona ora dovrebbe ha qualche parrocchia qua attorno santa giuliana compresa: don Valium!

Finita la salita, anche questa senza storia, i valdesi sono fermi e cominciano a salutarsi: chi torna alla croce bianca all'auto, chi scende per porta vescovo e chi bo, comunque tutti si salutano e si danno appuntamento a domani per un altro giretto pre pasto. Io e il Greg scendiamo e ognuno torna a casa propria dove sconvolto scopro che sono appena le 12.30 e dopo la doccia mi tocca comprar giornali pane e recuperar una figlia a scuola. Non esiste, non c'è umanità. Bravi ragazzi i valdesi perchè si aspettano ma hanno ritmi troppo agonistici pe ri miei gusti anche se qualche volta se fanno bei giri che non siano i soliti potrei seguirli.

Oggi è stata una giornata, pardon, mezza giornata regalata perchè nel pomeriggio puntulae come le tasse è tornata la pioggia e chissà quando farò il prossimo giro...

GBX

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