21.9.10

31USCITA: Ritorno sul Corno con inediti colpi di teatro!























Sabato 11/9/2010
Domegliara Peri Fosse Corno Sega Passo Fittanze Erbezzo Fosse Breonio Sant'Ambrogio Domegliara.
85 Km
1900 m dislivello


E' un sabato epico e picaresco quello che vi vengo a raccontare. La sveglia è all'alba e il Greg già alle 8.20 appare con il furgone per il trasferimento a Domegliara dove arriviamo per l'appuntamento col Guru che oggi dovrebbe essere dei nostri.
Il Guru appare sul suo cavallo d'acciaio e subito si parte per la Valdadige lato destro verso Trento. nella mitica statale 12 che, seppur meno nota della sua ortogonale collega statale 11 ha da mostrare bellezze naturali senza dover pagare...

E' sempre bello veder spuntare in alto nel bel mezzo della valle il forte di Rivoli mentre costeggi il monte in leggera salita. E vai a seguire i Guru che spinge sempre forte sui pedali per portarci alla prima sosta nel paesino Dolcè dove possiamo gustare un caffè così così al bar sport e sbirciare la gazzetta e la padania (il vero giornale fratello e rivale de l'Arena). Le notizie sono tragiche e farsesche: gambarotto, giovane ciclista 19 vicentino in coma, Pozzato, bassanese doc, con residenza fiscale a Montecarlo: "lì tutti mi conoscono..." vien da pensare che lo conoscono solo i vari fisichella, Cipollini e altri -italo ricconi, peccato che lo vedano e lo riconoscano soprattutto a Bassan!?! I veneti, brava gente, tutta casa, chiesa, banca di credito cooperativo del paesino e statale 11.

A Peri arriviamo in fretta e al cartello ben noto facciamo un po' di foto per la storia il blog e per provare i nuovi potenti mezzi tecnologici della nokia. Il mio pronoistico è Greg 39 Guru 46 e io spero di arrivare sotto l'ora visto il mio povero record di 61 min.

Il Greg parte sparato e il guru non è da meno mentre io parto con buone intenzioni e percezioni positive. Pensavano di trovare tante gente che sulla strada in bici per provare il percorso della Gran Fondo Avesani di domenica prossima ma è stato un sabato a media frequentazione ciclistica.

Sin dai primi tornanti c'è una macchina che si ferma in posti assurdi e dentro seduto o poco vicino all'auto c'è un giovane ricciolino che armato di fotocamera aspetta qualcuno...mi vien quasi da dirli qualcosa perchè parcheggiare nei tornanti o slungo la strada non è proprio il massimo ma risparmio il fiato e pedalo pensando: " ma ci spetelo sto chi?"
Mentre salgo e pedalo tenedo la valle a destra vedo il santuario della Madonna della Corona dall'altra parte della valle incastonato come una casetta del presepe: mi accompagnarà fin quasi alla fine della salita quasi come un punto di riferimento almeno altimetrico. In tanto il riccilino continua a passarmi davanti, fermarsi, fasi superare da me e poi mi risupera si ferma e via così per varie volte! Ma ci spetelo? mi vien da chiedergli chi staq aspettando che va più piano di me ma poi, vedi sopra risparmio el fià e pedalo.

Arrivo al temuto tornante n 9 e so che ora vien il bello, un bel chilometro con punte del 15 % che non molla: qua, la madona de la corona non la vedo perchè sono dalla parte destra e forse l'è mejo così!! Salgo con il rapporto 34/28 ma poi calo l'asso del mitico 34/30 per il tratto più duro per tornare poi al 34/28. So che manca poco più diun chilometro e mezzo ma non forso troppo, sia perchè no ghe la fò sia perchè poi il programmaè impegnativo e devo amministrare le forze. Ad un certo punto alla mia sinistra sfreccia una graziella (si la bici che si piega in due delle ragazze e signorine che oggi viaggiano in Y10 o in Yaris) sopra un grillo con i capelli bianchi vestito sportivo ma non da ciclista doc: è uno schock. Sogno o son desto! son tentato di fermarmi per fingere un guasto tecnico alla bici ma poi rientro in me stesso e come un mantra ricordo a mes stesso che si corre contro se stessi e bale varie. Cerco di reagire e aumento un po' il ritmo in modo da non perdere "il vecchietto" e sognando di recuperare il distacco e con esso l'onore perduto sui monti lessini ad aopera di una graziella! Al 10° ed ultimo tornante il graziellaro è ancora avanti 100 m e capisco che non lo becco più e mi chiedo che figura ci faccio ad arivare dopo la graziella quando tutti sanno che alla partenza non c'era... All'arrivo vedo il Greg e il Guru che mi acclamano - o mi cogionano- ma c'è anche il famoso ricciolinio che immortala la vittoria della graziella con l'uomo qualunque sul cilcista tecnologico magari dopato.

Appena arrivo chiedo il mio tempo e con sorpresa scopro di aver sfondato il muro dell'ora: 59 minuti! e subito mi chiedo: "e quello della graziella?"
Poi mi avvicino al grillo perchè capisco che non è un personaggio qualunque e gli faccio i complimenti che lui ricambia. Gli chiedo se è un ragazzo del '64 e mi dice di essere un ragazzo del '56: sempre peso! Però è chiaro che il sig Franco è un atleta con i fiochhi che si diverte a spuutanare i ciclisti panzoni con le bici al carbonio da 500 euro e abbigliamento di Armani.
Ci racconta subito le sue performance tra le alpi mitiche qattro passi Stelvio Gavia: è un personaggio. Ci scambiamo mail perle foto che intanto ci siamo fatti e in più l'invito a guardare un servizio di telearena del 4 settembre proprio sul franchetto: 55 chili, 54 anni a tanta voia de montanga: un veronese tuto mato!
http://www.youtube.com/watch?v=CWic3uk4-Mg (scoprirò mesi dopo - il 29 dicembre-questo video su you tube dove vengo ripreso mentre vengo sorpassato)


Ma le novità non sono finite perchè al passo di Fosse è apparso non si capisce da dove anche il vincitore del trofeopierofazzini.org 2010: David fax. Oggi è molto espansivo e mi dice ciao...
E' salito anche lui da Peri ma non si capisce come sia apparso: è una sua caratteristica quella di apparire all'ultimo, salutare e partire vincere. Ma oggi ha impiegato 41 min a salire mentre il Greg 39 (ho indovinato) Anche il Guru ha fatto bene con i suoi 49 ed io ho chiuso la fila con i 59.

Salutiamo il Franco, il figlio Andrea che vediamo piegare la bici e metterla nel bagagliaio come quando i papà andavano a recuperare le figlie che soprattutto con la graziella ruote 24 si allontanavano troppo da casa e dopo do sganasoni la bici veniva piegata e sequestrata con la micaccia: " e sta ferrari no te la tochi pì par un mese!".

E' il Guru che dà la sveglia perchè il tempo vola e le cucine ad una certa ora chiudono. Girando a fianco della chiesa si sale subito verso il Corno con la bellissima vista del lago da una parte e da un altra la pianura lontana. In poco tempo si superano i 1000 m di altezza e si sale fino ai 1471 di Col di Pealda sotto il Corno d'Acquilio. Davanti due Fax e un Greg. La strada non scherza e mi sembra anche più dura di qualche settimana fa quando l'abbiamo fatta per la prima volta. Tengo botta e quasi alla fine incrocio David fax che scende per tornare a casa dalla famiglia da buon padre e marito...
I due compari sono belli e riposati ma io li costringo ad un ulteriore sosta con vista sui monti e forse su Rovereto. Scendiamo su pendenze al 20 % ma ci fermiamo a fotografare e leggere le pietre miliari in marmo rosso veronese che il fax risce a leggere: "Tirolo 1724", tirolo 17..."
Foto battute e lazzi e poi giù a Sega di Ala con l'imbarazzo della scelta culinaria: sceglie il Guru e siamo subito a tavola a festeggiare con cervo carne salà contorni dolci acqua un po' de vin e ...un brivido!

Eh si non eramo sicuri di avere i soldi per pagare il conto e la vista del cuoco gigante ci stava preoccupando per cui prima di chiedere il caffè abbiamo chiesto al cuoco Long JHon il nostro destino e lo stesso armadio/cuoco ci rassicura che non siamo ad un 5 stelle e ci offre una grappetta alla genziana che dopo il conto rassicurante vien accompagnata dal sospirato caffè. Gran finale con le foto con il Mario che ci racconta la sua storia e un paio di barzellette da non ripetere ma passabilili: a fine mese chiude e torna ad Ala per l'inverno. Il prossimo anno Ci vediamo da Mario! (la battuta Liagabuiana è sua!).

Forza in sella perchè occorre tornare in quota a passo Fittanze e intanto il tempo nel pomeriggio sembra cambiare , in montagna non si sa mai, meglio scendere.

Nella discesa l'ordine è diverso: primo Guru, secondo GBX e ultimissimo il Greg. A Fosse breve sosta e poi giù per la strada che porta a sant'Ambrogio in una discesa molto dolce e panoramica tanto che qualche foto al lago ci scappa anche qui. sulla sinistra i cartelli di Molina, Fumane , Cavalo , San Giorgio Inganapoltron.. a destra quelli di Masua Monte e altri.
Lungo la strada fermata alla fontafredda per rimboccare le borracce di acqua fresca e gratis.
IL Guru scende gioioso a braccia conserte sulle strade palestra della sua famiglia ciclistica e noi dietro come alunni disciplinati e riconoscenti in attesa di altri giorni come questo prima che arrivi il generale inverno.

Arrivati a sant'Ambrogio il guru comincia agirare come una trottola attorno alla rotonda in attesa di un Greg che non arriva più a ricordarci che il fieno si fa anche in pianura magari girando le rotonde!

Il ritorno al furgone chiude la giornata bella senza affanni telefonici e lavorativi pensando solo ai casi nostri come direbbe chi so io.
GBX

1 commento:

  1. mancava solo ssp (claudio) e sarebbe stato come un piccolo stelvio 2010 trofeo pf...in certi passaggi la sempre emozionante descrizione della splendida giornata mi ricorda il lavoro...chissà perchè? ultimissimo greg in discesa saluta i lettori

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