22.8.10

28 USCITA: Translessinia (da) Legend!























Sabato 20 agosto 2010

Casa, Sant'Anna D'Alfaedo, Erbezzo, Bosco, Velo, Casa.
GBX km 88 media 18,4 max 73 in sella 4.47 h
Greg km 92 media 20 max 54 in sella 4.17 h

Grandissima uscita sotto il sole d'agosto in una giornata splendida sotto tutti i punti di vista.
L'unico neo è l'assenza di due Giò che non hanno potuto venire: il primo ha chiamato sul fisso alle ore 8 svegliando le done di casa il sabato mattina (soprattutto la più grande): "deve trebbiare a Mizzole (località da lnome simile alla cittadina sove si svolgono le aventure dell'ispettore Barnaby su La / il sabato sera!). Il secondo, il nostro guru Fax aveva aderito alla propsota con entusiasmo dopo 15 giorni di mare e gabbia dorata familiare (ma sempre gabbia): "back to life!" aveva annunciata la sera di venerdi ma poi alle 8.26 preannuncciava la debacle ciclistica: "salite in quota che vi raggiungo..."
E così alle 8.30 di sabato mattina, dopo aver svolto i miei doveri coniugal-familiari - pane e giornale- attendo il giovin Greg che arriva con il solito ritardo che si permette come ciclista amatoriale. Facciamo lastrada bassa verso la valpantena: San Felice, Nesente, san maria in Stelle e a marzana rientriamo sulla provinciale. La giornata è calda ma soprattutto afosa cosa che ci preoccupa per la salita ma nello stesso tempo ci fa desiderare l'aria over 1000 che che d'estate è proprio il top.
Il Greg insiste di salire da Alcenago senza passasre dalla Chiesa: vuo ritornare dove ai suoi esordi si era fermato...incredibile pensarlo ora il greg che si ferma in salita, non ci crede nessuno!
Lasciamo la provinciale a Stallavena e saliamo direzione Fane. Il caldo e l'afa rendono diffcili questi primi chilometri che saranno i più duri di tutto il giro. La salita non scherza e da subito ci diamoappuntamento a Sant'Anna. Sopra cosa comincio a respirare e quando scollino giù verso Fane mi godo la breve discesa e ammiro la valle di Negrar alla mia sinistra.

Salendo cerco l'ombra quando c'è e mi ricordo le gare di F1 quando i piloti cercano il bagnato sull'asfalto per raffreddare i pneumatici. Salendo verso Sant'Anna vedo di fronte il Baldo che oramai in questi ultimi giri è sempre familiare: forse è il caso che nelle prossime uscite lo andiamo a trovare, l'uscita lo scorso anno da Affi via Avio Malga dossioli e l'attraversamente laterale in quota del Baldo per tornare ad Affi da Ferrara e Spiazzi Caprino ci è rimata nel cuore.
Arrivo a Sant'Anna che mi saluta con i suoi 939 m di altezza e già si comincia a stre meglio. Il greg è comodamente parcheggiato al bar Morandini e sembra un villeggiante in pensione: coca e giornale, snack. Lo raggiungo e diamo fondo ad un po ' di alimenti e bibite che ripagano lo sforzo profuso. Qui abbiamo la triste certezza che il guru non ci raggiungerà....
Vicono a noi una giovane coppia con i figlioletti che commenta le notizie: " Pace fatta tra il sindaco e Morgan" Siamo alle comiche dice la signora al marito ed io ascolto divertito mangiandomi il mio fruttino alla cotogna. diviso a metà col greg: ormai un rito!

Rimontiamo in sella e scendiamo davanti alla chiesa per un paio di chilometri per sbucare sulla Erbezzo Fosse. Da qui saliamo lesti a Ronconi dove c'è un bel "pontaron" dove il greg mi stacca e s'invola con l'accorod di vederci in piazza a Bosco per il secondo breack tecnico.
Sulla strda ci sono pche auto ma anche i ciclisti oggi latitano. La strada è un piacevole saliscendi e in men chenon si dica mi ritrovo a Erbezzo dove mi sento un po' a casa visto che nelle ulitme uscite lo abbiamo sempre raggiunto o attraversato. La strda per bosco è breve e apprezzo soprattutto la parte nel bosco al riparo dei facci e dei pini dove risento gli odori di montagna e l'aria fresca del 1100 metri. C'è una salita prima di Bosco che raggiunge quattro case con il ristorante la croce (Si chiama così?) e poi si è subito in piazza dove c'è la festa degli apicoltori.
Al bar dal Campe vedo il greg seduto mentre sta azzannando un megapanino al crudo...benzina!

E' mezzogiorno e mezzo e dopo il caffè energetico si riparte per l'ultima fatica verso ilnostro obiettivo: ristorante 13 Comuni...volevo dire Velo!!
Pocodopo Valdiporro in una curva all'ombra vedo un piccolo scoiattolo scuro che sale sul pino...piccole gioie che nè in auto nè in moto si possono provare. Il silenzio della bici in questi casi è senz'altro strategico per non disturbare gli animali
Sarà l'ora o non so cosa ma questa strada è sempre deserta ed è un piacere scendere e salire fino a san Francesco per poi salire ancora fino a Camosilvano e qui l'ultimo sforzo per raggiungere la bella addormentata della lessinia. Arrivo in piazzo ed il greg e saldo sulla panchina a ridosso del Comune a fianco della fontana a cui tante volte ci siamo abbeverati...gratis...anche oggi.
Aspettiamo l1 13.30 per accomodarci sotto l'ombrellone e ordinare i rpimi di Jhon Calt che ci viene a salutare come vecchi amici. ..soprattutto il greg che ha fatto un passaggio anche nei giorni scorsi "da civile"!
Le tagliatelle al tartuto e ai finferli ci riconcilano con la vita, il dolce ci premia.
Nella piazza scorazza libera la figlia piccina di Jhon Calt seguita dagli sguardi protettivi dei nonni, della mamma, del paese. Hic manebimus optime (qua stemo da dio) ma bisogna scendere e così risaliamo in sella ma poco dopo GBX devia e dx verso Malga Vazzo perchè oggi non vogliamo farci mancare niente e così andiamo a prenderci quel gelato genuino che ci era stato negato a fine giugno. Poi giù fino a casa con un picco di pazzia per entrambi: GBX toccai 73 km/h dopo san Vitale e il Greg raggiunge il suo top in discesa, non so dove, ma comunque raggiunge i 54 km/h!!
I nostri diversi tempi di sella- mezz'ora- sono dovuti al fatto che il greg arrivava prima in salita e le mie rimonte in discesa non hanno colmato il gap.
Mentre si scende sale il calore e l'afa che avevamo lasciato stamattina, ci verrebbe voglia di girare la bici e tornare in lessinia e invece dovremo lasciar trascorre un'altra settimana per risalire sui nostri cavalli e scorazzare di nuovo over 1000!
GBX

18.8.10

27 USCITA: Scoperta nuova strada in Lessinia!





Sabato 14 agosto 2010

Casa Lugo Fosse Corno D'aquilio Sega Passo Fiitanze Erbezzo Casa.
76 km
1600 m dislivello

Grande giro sotto la minaccia del maltempo che alla fine ci castiga ma ormai l'impresa era fatta.
Siamo sempre io e il Greg ed ho in testa da tempo di capire dove porta la strda che fiancheggia la chiesa di Fosse. Ho visto un articolo che commentava l amaglia nera data dagli ecologisti al sindaco di sant'Anna perchè ha asfaltato, seppur biologico, il tratto di strada che congiunge Fosse a Sega di Ala.

Sulla strada del Vaio Marciora vedo per la prima volta il ponte di Veja che sapevo si poteva raggiungere da lì docela strda indica il 10% di pendenza ma non avevo capito che era proprio sopra i miei occhi in bella vista silente e maestoso.

Arrivando a Fosse sono evidenti i segni della recente presenza nel borgo di montagna dell'Hellas Verona in ritiro. Al Bar OMBRE sosta d'obbligo con coca senza ghiaccio stavolta perchè il caldo oggi vigilia di ferragosto sembra ormai un ricordo lontano.

Il Greg è preoccupato per il tempo ma io insisto che mi piacerebbe scoprire cosa c'è dietro la chiesa e così mi informo dal barista suichilometri della strada e le pendenze: sono 6 km e non è ripida! Salendo dopo la chiesa scopro che c'è un maneggio di cavalli e sulla sinistra ci accompagna nella salita il Baldo in tutta la su a maestà e bellezza. Un altra bellissim asorpresa salendo e la vista della parte bassa del Garda con Sirmione ben visibile. La strada sale e ci sono varie contrade e in poco temp si superano i 1100 m entrando nella valle e lasciando a destra in basso la pianura.

Si entra sempre più nel bosco e in alcuni tratti sembra d'essere sul naghen per il fatto che si sale continuamente senza tornanti dove tirare il fiato. Il bosco emana profumi di ciclamini e poche sono le auto che ci sorpassano. L'asgato in alcuni tratti ha un colore strano e un a consistenza particolare, forse è quel tratto che viene definito biologico ed ha un colore terra. La pendenza non scherza ma io tengo duro dopo essermi nutrito con il mitico fruttolo alla cotognata giù a Fosse.

la salita vedo radi ciclamini ma non sento stavolta il loro profumo che avevo sentito qualche chilometro prima: misteri simpatici del ciclismi d'altura.
Naturalmente il Greg è avanti e lo vedrò solo al colmo di Col di Pealda sotto il Corno d'Aquilio.
Prima di vederlo vivo un momento di quasi terrore quando vedo due cagnoni che stanno salendo la strada e non capisco le loro intenzioni...mi è già capitato l'anno scorso quando da Cogollo in Val D'Illasi salivo verso Colliina e due cani sono uscita da un cortile e mi hanno inseguiti con intenzioni molto chiare e lì pesnso che avrei superqato anche il Pantani dei tempi migliori! Per fortuna ci sono delle persone che passeggiano e l'ansia si abbassa mentre i cani mi passano davanti indifferenti quasi fossereo cani che cercano il gregge perduto. Ad un certo punto si comincia a vedere il mostro di cemento armato che sovrasta passo Fittanze e lo vediamo proprio vicino anche come altezza. Uscito dal bosco si diradano gli alberi e la strada diventa quasi una mulattiera seppur asfaltata.

Finalmente vedo il Greg dove finisce la salita a fianco della strada una targa indica l'altezza di 1471 m. Arrivo e ammiro in lontananza quasi una città in una valle lontana.: che sia Rovereto? boh? Davanti a noi una discesa lunga e ripidissima che affrontiamo a freni tirati molto attenti a scansare le margherite delle vacche che se centrate sono peggio delle bucce di banana e si è proprio nella M!!!

Mi colpisce il fatto che sulla destra ci sono a distanza regolare delle pietre rosse come pietre miliari con inciso un numero. Dopo una bella e ripida discesa si intravedono e raggiungono le case di Sega di Ala dove la strada si congiunge con quella che viene dalla terribile Struzzinà. Ma c'è una sorpresa: la strda è sbarrata e solo avvicinandosi si legge il cartello CHIUDERE IL CANCELLO.(vedi foto) E' chiaro che è un accorgimento per impedire che le vacche vadano al parco guiochi o al bar! Guardiamo in su e il tempo è sempre minaccioso e saliamo verso passo Fittanze che è 200 m più sopra. Al passo il Greg vorrebbe fermarsi a mangiare ma io dico che forse è meglio scendere vedendo che i gestori stanno mettendo dentro tende e sedie annusando il tempaccio avvicinarsi.

Scendiamo verso Erbezzo e con sorpresa vediamo che la strada è stata asfaltata di fresco e rispetto all'anno scorso è un piacere scendere tra il bosco che ci avvolge fino a Erbezzo. Qui io propongo di fermarsi alla vecia stua ma stavolta è il greg che decide che3 dobbiamo scendere e così ci troviamo in men che non si dica a Corso dove aspetto il greg davanti alla pizzeria di Corso ma anche qui il greg tira dritto.

Arrivati a Lugo comincia a piovere e decidiamo di non fermarsi come a maggio quando a Lugo aspettammo che spiovesse per due ore ma inutilmente. il prossimo obiettivo è diventata la pizzeria quinto miglio già sperimentata e approvata. qui arriaviamo belli zuppi e magiamo ciò che avremmo mangiato a passo fittanze: gnocchi di malga e tagliatelle alla lepre dolce e caffè e di nuove sotto l'acqua pensando all'acqua calda della doccia che ci aspettava.

E' bello scorpire ancora strade nuove "sotto casa" e scorci unici che ritornano alla mente durante la settimana a mitigare amarezze e miserie della pianura.
Il sindaco di sant'anna forse avrà sbagliato ad asfaltare quel tratto di strada ma nel nostro piccolo come ciclisti di strada abbiamo potuto fare una strada che se fosse rimasta bianca non l'avremmo mai fatta. amen

GBX

16.8.10

26 USCITA: Costamora: la scoperta ....dello zoo!











sabato 7 agosto 2010

Dopo l'avanscoperta ecco il sabato dopo la scoperta di uno zoo nella lessinia remota in quel di Costamora...ma andiamo con ordine.

Questa volta è il guru sotto l'ombrellone e il greg ritorna in sella bello riposato e ancora galvanizzato dal 2° posto al TPF allo Stelvio due settimane fa, quasi.
Si parte con un clamoroso ritardo di mezz'ora del giovin greg che spesso la sera tardi , senza arrotondare, deve fare il taxista!

Affrontiamo la pisarotta scherzando sui briganti che ultimamente l'hanno infestata: forse è vero che tra briganti ci si rispetta. Già da subito il greg se ne va ed io salgo solo con il mio passo e i miei pensieri sperando che la fatica, il bel tempo e la montagna mi disintossichino dopo il ritorno al lavoro da una settimana. In pratica da Pigozzo a Velo ognuno fa la sua strada e quando arrivo in piazza lo faccio dalla parte della chiesa cosicchè ho tutto il tempo di guardare il greg che mi aspetta sulla curva seduto sulla panchina e posso dirgli che è mezz'ora che lo cerco anticipando la sua giovanil sfrontataggine: "l'è mezora che te speto, go quasi fredo!"

Oggi proprio si sta bene e la gente alle 11 affolla "la grande piazza". Ci beviamo un caffè al bar degli Anderloni e incrociamo Jhon Calt mitico cuoco del risto 13 comuni. Dopo il solito ormai abituale fruttolo condiviso e aver rabboccato la borraccia alla fontana del comune risaliamo in sella perchè oggi abbiamo una meta: pranzo a Costamora alle 12.30! Non arriveremo mai in orario ma ci proviamo. Siamo veloci e leggiadri come due gazzelle, uomini fusi sai propri cavalli di ferro al galoppo in quota sopra e sotto i 1100 metri tra pini faggi e vacche adoranti al nostro passaggio.
In men che non si dica giungiamo a Bosco e poi saliamo a destra per San Giorgio per poi girare a sinistra per Erbezzo fiancheggiando l'entrata della casa degli Stimatini. Qui ci fermiamo per telefonare a Orietta, colei che oggi ci risolverà in modo sublimo il problema del mezzogiorno, dopo avercelo risolto molte volte durante la settimana in città.

Siamo un po' in ritardo ma neanche tanto e in mezz'ora siamo a Erbezzo che attraversiamo come fulmini scendendo verso Cappella Fasani ma girando prima per Costamora e altre località prima o dopo sulla strada che scende e sbuca a Corso.
Quando arriviamo si spalanca l'unico cancello automatico di Costamora e forse di Erbezzo e comprensorio. E' un cancello che si apre su un mondo che andiamo a scoprire con divertimento stupore.

Prima di ammirare il tutto pargheggiamo le nostre fedeli freccia nera e blu e ci togliamo le scarpe magiche che ci hanno portato fin qui. Siamo subito con le gambe sotto la tavola assieme ad Orietta, sua mamma Antonietta, "el butin" Maicol (se scrive così?) e un signore di cui non ricordo il nome amico di famiglia. Dopo un primo abbondante cominciamo a riconciliarci con la vita e il mondo: è tutto buono, abbondante e genuino..anche il vino! Si parla di tutto a partire dalla decisione della Giunta regionale del Veneto che ha autorizzato i caciatori veneti a cacciare i cinghiali e per questo hanno fatto una conferenza stampa in Provincia per dire che finalmente i veronesi non devono emigrare in Toscana o in Ungheria per cacciare i cinghiali.
Si parla anche di ciclismo naturalmente e dello Stelvio: "quella volta di Hinault nel '69..." lasciando fuori la politica che in questi casi guasta l'appetito e le amicizie. Mi hanno sorpreso alcuni racconti sulle capacità organizzative del parroco di Stallavena nell'organizzare campi invernali sotto la neve in case senza riscaldamento per temprare le nuove leve...

Ma il bello viene dopo il lauto pranzo quando Orietta ci porta alla scoperta del mondo di Adriano, il papà oggi illustre assente, ma deus ex-machina di un piccolo mondo antico e assieme moderno a 800 m di altezza con vista panoramica sulla valle che porta a Lugo e alla pianura. In questo mondo c'è di tutto e di più: cinghiali di allevamento, maiali nostrani, colombi king (enormi) e nostrani (magri), pavoni, galline, una vacca e due vitelli e a custodia del tutto un bellissimo cane pastore a cui manca solo la parola RIBOT. Ma la sorpresa più grande e è stata quella du vedere una piscina vera con l'acqua scura: non veniva usata dai nipoti abbastanza per cui il gran maestro Adriano ha pensato bene di farne un allevamento di rane in vista di un ottimo risotto!

Ma non finisce qui: nelle varie strutture troviamo materiali antichi e nuovi tutti funzionanti, come un alambicco per la grappa, una sega a nastro circolare per la legna, un paiolo per il formaggio, una tavolo dilavoro per trasformare i maiali in salami, un laboratorio del legno con esposti fini calici in legno di olivo per la messa. Dietro a tutto questo c'è il signor Adriano che dev'essere proprio un personaggio assieme alla sua signora Antonietta che non è da meno come lavoratrice e furbizia montanara. (vedi foto)
Piacevolmente sconvolti da questo piccolo mondo antico visitato anche da scolaresche cittadine, riprendiamo la via di casa dopo aver ringraziato e omaggiato le signore che assieme ad una zia rimangono padrone assolute in attesa del ritono del mitico ed estroso sior Adriano che un di speriamo di conoscere. Il nostro pensiero va anche al marito di Orietta, il conte Orlando da Stallavena che spesso abbiamo nominato nei nostri discorsi (sempre parlandone bene) ma che oggi non è comparso ma che rivedrem presto in città ad ora di pranzo e non solo.

Subito sulla strda mostro a cavallo pazzo la stele di Costamora che ho già decantato nel precendente POST. Abbiamo fatto una girata pazzesca ed ora dobbiamo rientrare nei nostri tristi appartamenti a sognar cinghiali, oche, tacchini, salami, rane e una fresca brezza che scende dal passo delle fittanze...che forse sabato prossimo andremo a prendere con le nostre mani.
GBX

15.8.10

25 USCITA: in avanscoperta ....




Sabato 31 luglio 2010
Verona Costamora Erbezzo Verona
km 75 circa.
Il Greg è sotto l'ombrellone con la medagli adi secondo classificato al collo ma oggi c'è un compagno d'eccezione: the GURU.
Partiamo tardi per interferenze muliebri e saliamo in direzione Erbezzo cercando di individuare la località di Costamora che già nei mesi scorsi ho cercato -in discesa- ma senza riuscirci.
Il Guru mi fa la cronaca del trofeo Piero Fazzini del fine settimana scorso con l'uscita di sabato sul passo Resia e la festa/gara di domenica alla Stelvio spruzzata dal nevischio al passo e i vari siparietti dei due giorni. Ah, da dire che prima della partenza il guru mi ha omaggiato della medaglia e del pettorale n7 per la mia presenza morale e l'indicazione del 24 luglio 2011 per ledizione del prossimo anno a cui non potrò certo mancare.
All'inizio di Corso ci fermiamo per vedere il menù della pizzera ristorante che espone il cartello "trippe 5 euro". Oltre al menù c'è una scritta polemica contro l'amministrazione di Grezzana rea di inon intervenire per eliminare le mosche presenti in gran quantità ...anche nel menù!subito dopo cerco di individuare la stradina sulla destra che porta alla contarada di Costamora ma ci troviamo in una corte con paarcheggiata la motrice di un camion enorme e un giovane che la sta lavando: è sabato e la gente si lava l'auto o ...il camion. Riceviamo indicazioni sulla strada e apoco dopo abbandoniamo la strada principale per Erbezzo trovandoci subito su una stradina asfaltata che sale in mezzo ad una lussurreggiante natura e nessuna auto che ci disturba. La temperatura non è caldissima ma apprezziamo molto i lunghi tratti all'ombra e la calma assoluta che ci circonda. La salita è dolce mentee io avevo un ricordo diverso per l'unica volta che l'avevo percorsa in direzione opposta. Il guru la definisce una seconda Orsara ma forse qui è ancora più bella perchè non ci sono cave con i relativi camion minacciosi che ti schiacciano sulla tua destra. Salendo ammiriamo il panorama sulla sinistra sul vaio della merciora prima e poi su quella che porta ad Erbezzo. Arriviamo ad una piccola contrada e saliamo in corte gridando per chiedere ad anima viva dov'è Costamora. Si affaccia da una finestra del primo piano un signore anziano che ci indica con il braccio teso e il dito puntato delle case in una contrada che abbiamo appena lambito nella nostra salita.
Torniamo indietro di poco più di un chilometro ed entriamo in Costamora ma poco dopo ci femiamo folgorati dalla bellezza (vedi foto) di una stele in marmo rosso veronese larga circqa 40 cm e alta circa 120 cm. E' una sorte di capitello che ha come tema centrale la croce che viene proposta più volte sia all'apice che alla base sopra un cranio che dovrebbe essere il teschio di Adamo primo uomo che ha portato nel mondo la morte su cui si innesta la croce del Cristo Nuovo Adamo che ha vinto la morte attraverso la croce. E' un motivo che si ritrova spesso nelle opere pittoriche e meno di frequente in quelle marmoree: bellissimo. Il guru scatta foto con la sua tecnologia avanzata.
Poco dopo ci mettiamo alla ricerca di Orietta e Rolando e due anziane signore sedute ai bodi della strada all'ombra della loro casa ci dicono che siamo arrivati: " è la casa qui a sinistra".
Arriviamo al cancello e intravediamo una baracca estiva all'interno di una corte ben curata con pavimentazione continua e autobloccanti da cui spunta un'erbetta verde come i ramarri. Lancio un grido e chiedo di Orietta...che non c'è. Intravedo il figlio Maicol a cui chiedo di riferire del mio passaggio: torneremo.
Non era questo l'obiettivo di giornata e allora si sale da dove eravamo venuti e sbuchiamo sopra Cappella Fasani cosicchè in mezz'ora siamo nel centro di Erbezzo: deserto!
Il bar è aperto e ci fermiamo all'aperto sotto un sole intermittente per un panino facendo a metà del fruttolo di cotognata per il dessert poi dopo il caffè giù a casa con il guru che fa strada e disegna le curve come un falco sulla preda.
Senonchè dopo un paio i chilometri mi accorgo che non ho i guantini, cerco di chiamare il guru ma non mi sente, cerco il cellulare perchè so che lui risponde sempre in tutte le situazioni ma non trovo nemmeno questo: ho lasciato tutto su al bar!!
Così ritorno a salire la salita verso Erbezzo dove le mie cose sono state prese in consegna dalla barista e provo a chiamare il guru che nel frattempo mi aveva chiamato. Niente da fare, la tecnologia non ci aiuta anche se c'è campo e così mando un sms al guru aggiornandolo sulla miapiccola disavventura.
Scendo da solo e addirittura a Marzana mi offro di scortare delle persone a Ca Vendri dove li aspetta un matrimonio. Una volta arrivato a casa non vedo l'auto del guru e al telefono mi spiega che lui, non vedendomi è tornato indietro pensando che io fossi disceso per Fosse e dev'essere successo che mentre io ero in piazza a Erbezzo lui passava sotto per andare verso Fosse. La cosa strana è che non ha visto le mie chiamate nè l'sms, si scoprirà solo più tradi che io gli avevo mandato telefonate e messaggi su un cellulare e lui ero salito con un altro. Cmq tutto bene se partiti alle 11 alle 15 eravamo già a casa: potenza delle mogli!
GBX

13.8.10

TROFEO PIERO FAZZINI 2010


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Domenica 25 luglio 2010

Anche quest'anno è arrivato il momento tanto atteso del trofeo dedicato al papà del guru.
Purtroppo io ho dovuto scegliere tra il ciclismo e la familia...ma ho seguito in diretta telefonica dal castello di Neuschwantein in Baviera le fasi della gara.
Gli ultimi giorni e settimane sono state una continua preparazione parte del guru e del greg: Carpegna...San Giorgio.da
Pubblichiamo alcune immagini e rimandiamo al sito www.trofeopierofazzini.org